venerdì 20 ottobre 2017

comunicato stampa Andrea Monti - Referendum in Lombardia e Veneto



Il prossimo 22 ottobre si terrà in Lombardia e in Veneto il referendum consultivo sull' autonomia regionale. Presso i seggi, aperti dalle ore 7 alle ore 23, potranno votare tutti i cittadini regolarmente iscritti nelle liste elettorali dei Comuni delle regioni interessate.

"Quelle di Domenica prossima, commenta Andrea Monti presidente Co.Nord, sarà una data importante perché finalmente si ritornerà a dare "voce" agli elettori, su un tema poi così importante e sentito dai cittadini di Lombardia e Veneto.

Questa consultazione, precisa Monti, è di vitale importanza per il futuro delle due regioni tra le più virtuose del Paese. Chi ritiene che questo sia un "voto inutile" oltre ad offendere in primis gli elettori ritengo che commetta un grave errore. A chi poi dice che si poteva evitare il Referendum, in logica di quanto previsto dall'art. 116 della Costituzione, tengo a ribadire che in passato sono state diverse le Regioni (Lombardia, Veneto e il Piemonte addirittura 2 volte) che hanno attivato la richiesta di gestire più competenze senza ottenere nessun risultato da "Roma". "Onestamente, chiarisce Monti, credo che gli amministratori locali che oggi si oppongono sul tema di questa consultazione di certo non fanno l'interesse dei propri cittadini e sono certo che se vincerà il Sì saranno in molti a ricredersi al riguardo. È lecito certo avere visioni differenti ma deve esserci sempre correttezza e obbiettività, soprattutto nel confronto degli elettori. Questo Referendum è infatti il mezzo più democratico e costituzionalmente corretto per far valere questa richiesta di maggiore autonomia sulle 23 materie elencate nella Costituzione Italiana. Per questo, conclude Monti, io come presidente Co.Nord ma ancora prima come elettore e amministratore locale, ritengo sia importante far comprendere le ragioni di questo Referendum e dell'importanza di andare a votare, ancorché non sia previsto un quorum almeno qui in Lombardia. Più infatti saranno i votanti e più alta e chiara sarà la "voce" dei cittadini" che le Regioni prima e "Roma" poi non potranno più ignorare".