venerdì 27 marzo 2020

Fondi cassa integrazione, Corbetta(Lega): "Umiliati da Governo, a Lombardia solo briciole"


A Regione con più contagi solo 198 milioni per cig su 1,3 miliardi 

Milano, 27 mar. (askanews) - Il governo "sta umiliando i lavoratori, gli imprenditori, i professionisti e gli agricoltori della Lombardia e di tutto il Nord produttivo". Così Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega interviene in merito alla ripartizione regionale dei fondi per la cassa integrazione, stanziati per far fronte alle ricadute economiche causate dall'emergenza Coronavirus.

"La Lombardia che ha più contagiati e vittime del resto del Paese, che ha 10 milioni di abitanti e da sola produce il 22% del PIL italiano, riceve per la Cassa Integrazione solo 198 milioni sul miliardo e 300 milioni stanziati dallo Stato. La parte del leone l'hanno fatta le regioni del Sud, nonostante il danno economico e i contagi non siano nemmeno lontanamente comparabili a quello che sta vivendo la nostra Regione: basti pensare che Sicilia, Campania e Puglia insieme avranno a disposizione oltre 315 milioni di euro" aggiunge.

"Le nostre aziende e i nostri lavoratori - prosegue Corbetta - si trovano in difficoltà inimmaginabili e ricevono le briciole anche in un provvedimento che tutela la parte sociale più debole, quella dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro per questa emergenza".

"Non stanno meglio i nostri professionisti e le migliaia di partite Iva per le quali il governo ha promesso solo una mancetta ridicola di 600 euro. Così come il settore della ristorazione e del divertimento è in ginocchio. Il tessuto produttivo lombardo, che per 70 anni ha tenuto in piedi l'Italia con le proprie tasse, viene insultato da un governo incapace che usa i fondi della cassa integrazioni per procurare assistenzialismo e consensi al Sud. Questo governo ha nelle mani una responsabilità enorme: se farà morire economicamente la Lombardia, decreterà la fine del Paese" conclude.

COMUNICATO STAMPA Aggiornamento FAQ di Regione Lombardia su ambulanti settore alimentare Andrea Monti (Lega): “Anche gli ambulanti possono consegnare a domicilio i generi alimentari, servizio utilissimo soprattutto per gli anziani”


Milano, 27 marzo. "Regione Lombardia ha fatto ulteriore chiarezza circa il commercio ambulante e sulla possibilità di consegna a domicilio dei generi alimentari per questi esercenti." Così interviene Andrea Monti, vice capogruppo della Lega al Pirellone.

"Sotto mia sollecitazione – prosegue l'esponente del Carroccio – la Regione ha aggiornato le FAQ presenti sul sito istituzionale del nostro ente per aggiungere la parte relativa alla possibilità per gli ambulanti di consegnare a domicilio i generi alimentari, al pari degli altri negozi al dettaglio. Va chiarito come questi commercianti potessero già effettuare questa tipologia di servizio ma abbiamo comunque ritenuto importante esplicitarlo, perché mai come in questo momento la chiarezza è fondamentale. Riteniamo inoltre che si tratti di un'opportunità da divulgare e pubblicizzare, in quanto permette soprattutto agli anziani di fare la spesa senza uscire di casa. 
Infine vorrei fare un invito ai primi cittadini, perché sensibilizzino anche gli ambulanti stessi dei propri mercati, divulgando anche con i canali istituzionali i numeri di telefono di chi intenda offrire questo servizio, al fine di consentire che le consegne siano organizzate al meglio. 
È importante che la chiusura forzata dei mercati non distrugga un presidio utile per il commercio locale e un valore aggiunto alla vita delle nostre comunità, nell'ottica – conclude Andrea Monti – di tutelare anche il futuro dei questi piccoli imprenditori".

Ufficio Stampa

L'indirizzo internet delle FAQ di Regione Lombardia:

lunedì 23 marzo 2020

🔴🔴🔴LNews-CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA FACEBOOK ALLA ORE 17.30 CON PRESIDENTE FONTANA E ASSESSORI CAPARINI E GALLERA


(LNews - Milano, 23 mar) Il presidente della Regione Lombardia e
gli assessori Davide Caparini (Bilancio) e Giulio Gallera
(Welfare) faranno un aggiornamento sulla situazione del
Coronavirus in una diretta Facebook alle ore 17.30

Sara' possibile seguirla sulla pagina Facebook di
LombardiaNotizieOnline. (LNews)

dvd 
23-MAR-2020 16:00

sabato 21 marzo 2020

🔴🔴🔴LNews-CORONAVIRUS, PRESIDENTE FONTANA EMANA ORDINANZA PER TUTTA LA LOMBARDIA: REGOLE PIÙ STRINGENTI PER TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI


(LNews - Milano, 21 mar) "Regione Lombardia, d'accordo con i sindaci del nostro territorio, con le associazioni di categoria e con le parti sociali, ha deciso di emanare un'ordinanza con la quale vengono disposte nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus".
Lo comunica il presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo un confronto avuto oggi in videoconferenza con i sindaci dei capoluoghi della Lombardia, il presidente dell'ANCI Lombardia e dell'UPL e i rappresentanti del Tavolo del Patto per lo Sviluppo. L'ordinanza entra in vigore domani e produce effetto - salvo diverse disposizioni legate all'evoluzione della situazione epidemiologica - fino al 15 aprile.

La competenza sulla chiusura delle attività produttive é del Governo ma i rappresentanti delle associazioni di impresa hanno garantito che fin dalle prossime ore chiederanno ai propri associati di sospendere comunque tutte quelle produzioni che non fanno parte delle filiere 'essenziali'.

"Una decisione - prosegue Fontana - dettata dal serrato confronto con le nostre autorità sanitarie che ci impongono di agire nel minor tempo possibile. La situazione non migliora anzi, continua a peggiorare. Non so più come dirlo: solo con l'estrema limitazione dei contatti interpersonali possiamo cercare di invertire questa tendenza".

L'atto del presidente Fontana amplia le decisioni del Governo con ulteriori interventi tra i quali si segnalano:

il divieto di assembramento nei luoghi pubblici - fatto salvo il distanziamento (droplet) - e conseguente ammenda fino a 5mila euro;
la sospensione dell'attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
la sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell'emergenza. Gli ospiti già presenti nella struttura dovranno lasciarla entro le 72 ore successive all'entrata in vigore dell'ordinanza;
il fermo delle attività nei cantieri edili. Sono esclusi dai divieti quelli legati alle attività di ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli stradali, autostradali e ferroviari;
la chiusura dei distributori automatici cosiddetti 'h24' che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all'aperto, anche singolarmente.

Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, valgono le prescrizioni su distanziamento degli utenti contenute nelle due ordinanze regionali già in vigore.
Resta affidata ai sindaci la valutazione di ampliare ulteriormente le disposizioni restrittive in base alle rispettive esigenze. (LNews)

ON.PAOLO GRIMOLDI, SEGRETARIO LEGA IN LOMBARDIA- CORONAVIRUS. TUTTI I PARLAMENTARI, CONSIGLIERI REGIONALI E SINDACI DELLA LEGA CHIEDONO AL GOVERNO UN’IMMEDIATA ORDINANZA PER FERMARE TUTTO O DI DEMANDARE TALE POTERE ALLA REGIONE


21 MAR - Tutti i deputati e senatori della Lega eletti in Lombardia, tutti i consiglieri regionali lombardi della Lega e tutti i sindaci della Lega in Lombardia chiedono, condividendo posizioni analoghe espresse sia da parlamentari e amministratori delle altre forze del centrodestra sia dagli amministratori locali del centrosinistra- a cominciare dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori - che il Governo intervenga immediatamente con un'ordinanza per fermare tutto in Lombardia, fermare tutto lo ripetiamo, per arginare il contagio del Covid 19 sempre più crescente nei nostri territori.
Chiediamo al Governo di intervenire subito, e con chiarezza, o in alternativa di demandare alla Regione Lombardia il potere di assumere tali improcrastinabili decisioni, per il bene e la salute di tutti i cittadini lombardi.
Per questo chiediamo di fermare subito tutte le attività non strategiche comunque denominate (economiche, non economiche, pubbliche o private) e la limitazione di tutte le attività umane non strettamente necessarie.
Fermiamoci davvero, fermiamoci subito

Lo dichiara l'on.Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda Salvini Premier.

martedì 17 marzo 2020

Emergenza Covid-19, Emanuele Monti (Lega): “Ospedale in Fiera soluzione migliore e più veloce. Altre ipotesi, come Legnano, non fattibili. Fake news innescata da esponenti dei 5 stelle fa solo perdere tempo”


Milano, 17 marzo - "La scelta di realizzare il nuovo ospedale per l'emergenza Covid-19 all'interno della Fiera è la soluzione più veloce e ottimale per fare fronte alla crisi e assistere il maggior numero possibile di pazienti. Le altre ipotesi che circolano ancora in queste ore, come quella di riaprire il vecchio Ospedale di Legnano, non sono fattibili".

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, che risponde alle proposte alternative al progetto dell'ospedale alla Fiera.

"Soluzioni alternative come quella di Legnano e di altre strutture in Lombardia sono già state prese in considerazione – spiega Monti – e successivamente scartate perché il progetto migliore è quello della Fiera, sotto ogni punto di vista. Innanzitutto è la soluzione più economica e veloce, e soprattutto il secondo fattore, quello della velocità, è basilare in un momento come questo. Inoltre, la Fiera è collegata al meglio con tutte le principali vie di comunicazione, un altro fattore fondamentale, la struttura è comunque attiva, anche se a livelli minimi, dal punto di vista dei servizi elettrici ed idraulici. Infine, la gestione degli spazi modulari, trattandosi di open space, è molto più efficiente e adattabile alle esigenze".


"Le tempistiche per riaprire l'Ospedale di Legnano sono troppo lunghe – sottolinea Monti – si parla infatti di mesi, dalla nota tecnica che abbiamo richiesto all'Asst. Teniamo conto che l'ospedale è stato chiuso nel 2010, nel frattempo tutte le strumentazioni sono state trasferite nelle nuove strutture. Inoltre, gran parte delle linee di alimentazione è stata smantellata, mentre la parte rimanente ha subito danni a seguito di vandalismi. Dalla data di chiusura, poi, non è stato fatto nessun ripristino dello stabile, le cui condizioni oggi vengono considerate precarie".

"Al contrario Fiera Milano ha dato subito disponibilità, anche con l'ausilio dei suoi ingegneri, un team capace di gestire eventi di caratura internazionale per attivare la nuova struttura, che risulta la soluzione migliore. Infine, spiace constatare che esponenti del Movimento 5 stelle, al posto che darsi da fare nella raccolta fondi oppure con aiuti concreti, stiano comodamente al computer di casa ad alimentare fake news" conclude Monti.

sabato 14 marzo 2020

TOP Coronavirus, *Bertolaso sarà consulente di Fontana per ospedale in Fiera*


Roma, 14 mar. (LaPresse)
Il presidente della Regione Lombardia, *Attilio Fontana, ha chiesto al dottor Guido Bertolaso di affiancarlo* come consulente personale per la realizzazione del progetto riguardante la costruzione di un ospedale dedicato ai pazienti Covid presso le strutture messe a disposizione della Fondazione Fiera di Milano al Portello. *Fontana ha ringraziato Bertolaso per aver accettato l'incarico per i quale riceverà un compenso simbolico pari ad un euro*.

"Mascherine e guanti insufficienti perfino negli ospedali, errori nello smistamento del materiale, ritardi"

(AGI) - Brescia, 14 mar. -  "La Protezione Civile Nazionale dev'essere un aiuto e non un ostacolo per la Regione Lombardia e per le altre istituzioni impegnate in prima linea. C'e' in gioco la vita e delle persone!". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo alle sollecitazioni dell'assessore regionale bresciano Davide Caparini e dell'Europarlamentare Stefania Zambelli riferendosi al tipo e alla quantita' di materiale destinato agli ospedali della Regione. Nelle ultime ore parecchie aziende sono state contattate da esponenti leghisti come l'europarlamentare Zambelli per cercare di accelerare ordini e produzione. Salvini sottolinea: "Le mascherine adatte per proteggere dal virus sono i modelli FFP2 e FFP3: alcune aziende lombarde sono ancora in attesa delle risposte dalla Protezione Civile Nazionale per iniziare la produzione. E' una perdita di tempo inaccettabile".(AGI)
Riccardo Colombo

giovedì 12 marzo 2020

CORONAVIRUS: GALLERA "MANCANO ANCORA MASCHERINE, RESPIRATORI E CAMICI" MILANO (ITALPRESS)

 "Il numero delle mascherine a disposizione non e' ancora sufficiente. E' una corsa contro il tempo. C'e' questo progetto ambizioso di 500 posti in terapia intensiva che pero' riusciremo ad aprire solo se riusciremo ad acquistare i respiratori e ci sono problemi di camici. Stiamo lottando per reperire tutto il materiale possibile". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della trasmissione Agora', su Rai3. (ITALPRESS).

++ Coronavirus:Salvini, dpcm non completo, chiudere tutto ++ Il leader della Lega, i tabaccai non sono strategici

 (ANSA) - ROMA, 12 MAR - "I medici chiedono di chiudere tutto ciò che non è strategico. Il decreto non è completo. Gli operai sono in rivolta, si chiedono: 'Ma noi siamo cittadini di serie B?'". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Radio 24. "I tabaccai non sono strategici", ha aggiunto. (ANSA).

martedì 10 marzo 2020

Coronavirus, Fontana al governo: servono misure più dure Il governatore: "In Lombardia non possiamo fare miracoli"


Milano, 10 mar. (askanews) - "Nella zona rossa, quella di più 
alto contagio, dove si sono prese le misure più rigorose e 
draconiane, si inizia a vedere qualche sintomo di rallentamento 
nella diffusione del virus. Se questo ha un significato, dobbiamo 
estendere quelle misure, il più possibile, al resto della
Regione". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio 
Fontana, insiste sulla necessità di misure sempre più stringenti 
per evitare il diffondersi del contagio di Coronavirus, 
criticando il governo per essere stato troppo soft 
nell'implementazione dei due Dpcm: "Io credo che le misure del 
governo avrebbero dovuto essere rafforzate", afferma in 
un'intervista rilasciata a Fanpage.it. Secondo il governatore, in 
Lombardia sono stati fatti miracoli per raddoppiare il numero di 
posti letto in terapia intensiva. Ma "se la progressione sarà 
quella attuale ancora per un po' - avverte - anche noi non saremo 
più in grado di fare altri miracoli di questo genere". 

Infine un appello alla popolazione: "Noi sconfiggeremo il virus, 
ma è necessario fare sacrifici: convincere nonni e genitori a 
rimanere in casa e non uscire, cercando di aiutarli per fare la 
spesa, o per farli sentire meno soli. E rispettare le norme di 
igiene. Cerchiamo di farlo per quindici giorni, proviamoci. Se lo 
facciamo tutti, per quindici giorni, ci ritroveremo a parlare del 
virus come di un brutto ricordo". 

Coronavirus: Gallera, lentezza Governo non e' compatibile



   (ANSA) - MILANO, 10 MAR - "Forse c'e' un Governo che sta 
assumendo consapevolezza, lo ringraziamo anche di questo, lo fa 
con una lentezza che non e' compatibile con velocita' con cui 
questo virus cresce. Sabato ha fatto un decreto e ieri e' andato 
a modificarlo". E' quanto ha sottolineato l'assessore lombardo 
al Welfare Giulio Gallera ad Aria Pulita su 7 Gold. 
   "Dobbiamo collaborare e noi lo stiamo facendo con una 
grandissima lealta' istituzionale. Siamo sulla stesso fronte, 
stiamo vivendo una situazione unica e molto delicata e dobbiamo 
gestirla insieme" ma con il Governo "in alcuni momenti 
collaborazione e' mancata", ha detto l'assessore. Per il decreto 
di sabato, ha aggiunto, "e' stato cosi': noi volevamo alcuni 
migliorativi come quello di chiudere i negozi e l'unica cosa che 
ci e' stata accolta e' stata chiudere i bar alle 18".(ANSA). 

     YYI-DIV 
10-MAR-20 09:34 NNNN

domenica 8 marzo 2020

LNews-CORONAVIRUS, UFFICIO STAMPA REGIONE LOMBARDIA HA APPRESO NOTIZIA BOZZA DPCM DA QUOTIDIANI ONLINE, DA NOI NESSUNA ANTICIPAZIONE

(LNews - Milano, 08 mar) "L'Ufficio stampa della Regione
Lombardia ha appreso i contenuti della bozza del DPCM dell'8
marzo dai principali quotidiani online. Pertanto, da parte
nostra, non è stata fatta alcuna anticipazione. Sono quindi del
tutto infondate le ricostruzioni giornalistiche di un
broadcaster internazionale a cui è stata chiesta immediata
rettifica". Lo precisa in una Nota l'Ufficio stampa della
Regione Lombardia. (LNews)

gal
08-MAR-2020 12:00

Coronavirus: Fontana, a Roma si sono mossi in ritardo 'Abbiamo cercato di rendere chiaro quadro, non ci hanno creduto'


(ANSA) - ROMA, 08 MAR - La bozza del Decreto del presidente del Consiglio "sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, con misure più incisive che invitano i cittadini alla prudenza. Ma non posso non evidenziare che il testo è, a dir poco, pasticciato e necessita chiarimenti da parte del governo stesso per consentire ai cittadini di capire cosa si può fare o meno". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. "A Roma qualcuno non ha capito bene la situazione o quantomeno l'ha capita con un certo ritardo - spiega, prima dell'arrivo del documento -. Noi abbiamo sempre cercato di rendere chiaro il quadro, con numeri, dati scientifici e proiezioni, ma non ci hanno creduto". Anche se "ho trovato un interlocutore attento nel ministro della Salute Roberto Speranza, sempre disponibile all'ascolto così come il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. E poi mi lasci ringraziare anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ci ha sempre fatto sentire la sua vicinanza". Mentre con Conte, "sono in contatto costante". Per quanto riguarda le misure restrittive, i trasporti "sono l'ultima cosa da fermare, perché significa davvero bloccare del tutto la produzione", comunque "noi non abbiamo mai mandato al governo specifiche richieste di questo o quel provvedimento, non è compito nostro". Fra gli obiettivi primari "la ricerca di posti letto in terapia intensiva, di personale sanitario, di ventilatori e di strumenti di tutela individuale come le mascherine, perché se non le compriamo noi non ce le fornisce nessuno". Oggi "dobbiamo parlare di 359 letti occupati in terapia intensiva e dell'allarme lanciato dalla comunità dei medici che vi lavorano". Le misure restrittive, che "sono necessarie", stanno sottoponendo i lombardi a "una prova difficile. Ma so anche che supereremo questo momento se tutti quanti ci impegniamo a collaborare". (ANSA). Y64-TEM/TEM 08-MAR-20 08:40 NNN

giovedì 5 marzo 2020

*EMERGENZA CORONA VIRUS*



È stato emanato in data 4.03.2020 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmato anche dal Ministro della Salute.

Sono adottate le seguenti misure di contenimento:
🔴sospensione, sino all'8 marzo 2020, degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. 📌Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse.
🔴 sospensione, sino all'8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni e degli eventi, sia in luogo pubblico che privato; 
sono quindi sospesi:
📌cinema
📌 teatri
📌 discoteche
📌cerimonie religiose;
🔴 sospensione, sino al 15 marzo 2020, dei servizi educativi dell'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative svolte a distanza;
🔴musei e luoghi di cultura sono aperti solo a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro;
🔴svolgimento delle attività di bar, pub, ristorazione a condizione che il servizio sia effettuato per i soli posti a sedere; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro;
🔴apertura di tutte le altre attività commerciali a condizione che vengano adottate misure organizzative tali da consentire l'accesso con modalità contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro;
🔴limitazione dell'accesso dei visitatori alle aree di degenza da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere;
🔴rigorosa limitazione dell'accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti.

I Sindaci si impegnano a diffondere le seguenti misure igieniche:
✅lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
✅evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
✅non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
✅coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
✅non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
✅pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol al 70%;
✅usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone