martedì 10 marzo 2020

Coronavirus, Fontana al governo: servono misure più dure Il governatore: "In Lombardia non possiamo fare miracoli"


Milano, 10 mar. (askanews) - "Nella zona rossa, quella di più 
alto contagio, dove si sono prese le misure più rigorose e 
draconiane, si inizia a vedere qualche sintomo di rallentamento 
nella diffusione del virus. Se questo ha un significato, dobbiamo 
estendere quelle misure, il più possibile, al resto della
Regione". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio 
Fontana, insiste sulla necessità di misure sempre più stringenti 
per evitare il diffondersi del contagio di Coronavirus, 
criticando il governo per essere stato troppo soft 
nell'implementazione dei due Dpcm: "Io credo che le misure del 
governo avrebbero dovuto essere rafforzate", afferma in 
un'intervista rilasciata a Fanpage.it. Secondo il governatore, in 
Lombardia sono stati fatti miracoli per raddoppiare il numero di 
posti letto in terapia intensiva. Ma "se la progressione sarà 
quella attuale ancora per un po' - avverte - anche noi non saremo 
più in grado di fare altri miracoli di questo genere". 

Infine un appello alla popolazione: "Noi sconfiggeremo il virus, 
ma è necessario fare sacrifici: convincere nonni e genitori a 
rimanere in casa e non uscire, cercando di aiutarli per fare la 
spesa, o per farli sentire meno soli. E rispettare le norme di 
igiene. Cerchiamo di farlo per quindici giorni, proviamoci. Se lo 
facciamo tutti, per quindici giorni, ci ritroveremo a parlare del 
virus come di un brutto ricordo".