Il Segretario della Lega: «Non la vedo bene per Letta e il suo governo
Monti è stato messo sullo spiedo e cucinato a puntino da Casini»
Nubi sempre più nere nel cielo sopra Enrico Letta e il suo Governo. I vecchi riti democristiani stanno logorando l'esecutivo e le forze che lo sostengono. Roberto Maroni è pessimista e vede un ritorno del peggiore centralismo romano. Intervenendo al XIII Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione a Villa D'Este a Cernobbio, in provincia di Como, il governatore lombardo ha ammesso che «non la vedo bene nè per Letta nè per il governo». Le continue tensioni e fibrillazioni all'interno della maggioranza non migliorano certo la situazione: il congresso del Pd, gli scontri tra falchi e colombe nel Pdl e buon ultimo il defenestramento di Mario Monti da parte del leader Udc. «Lì ha vinto il rigurgito romano, la vecchia scuola democristiana di Casini e il povero Monti - ha spiegato Maroni - è stato messo sullo spiedo e cucinato a puntino. Mi spiace per lui perchè, personalmente, ho una grande stima però questo non è il suo mestiere. Quando si è messo con i vecchi democristiani ha fatto la fine che ha fatto, è il ritorno del centralismo romano, della vecchia politica, della Prima Repubblica anzi di prima della Prima Repubblica» ha commentato.
Su la Padania l'articolo integrale.
Nubi sempre più nere nel cielo sopra Enrico Letta e il suo Governo. I vecchi riti democristiani stanno logorando l'esecutivo e le forze che lo sostengono. Roberto Maroni è pessimista e vede un ritorno del peggiore centralismo romano. Intervenendo al XIII Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione a Villa D'Este a Cernobbio, in provincia di Como, il governatore lombardo ha ammesso che «non la vedo bene nè per Letta nè per il governo». Le continue tensioni e fibrillazioni all'interno della maggioranza non migliorano certo la situazione: il congresso del Pd, gli scontri tra falchi e colombe nel Pdl e buon ultimo il defenestramento di Mario Monti da parte del leader Udc. «Lì ha vinto il rigurgito romano, la vecchia scuola democristiana di Casini e il povero Monti - ha spiegato Maroni - è stato messo sullo spiedo e cucinato a puntino. Mi spiace per lui perchè, personalmente, ho una grande stima però questo non è il suo mestiere. Quando si è messo con i vecchi democristiani ha fatto la fine che ha fatto, è il ritorno del centralismo romano, della vecchia politica, della Prima Repubblica anzi di prima della Prima Repubblica» ha commentato.
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