ROMA, 1 DIC - Il prolungamento della metropolitana da Milano a Monza
non s'ha da fare. La Camera ha infatti respinto – nel corso dell'esame
della legge di stabilità - un ordine del giorno del deputato leghista
Paolo Grimoldi, il '51', che chiedeva di proseguire il tracciato
metropolitano fino a collegare "la prima e la terza città lombarda",
Monza, appunto.
non s'ha da fare. La Camera ha infatti respinto – nel corso dell'esame
della legge di stabilità - un ordine del giorno del deputato leghista
Paolo Grimoldi, il '51', che chiedeva di proseguire il tracciato
metropolitano fino a collegare "la prima e la terza città lombarda",
Monza, appunto.
La maggioranza ha bocciato la proposta opponendo 339 'no' a 49 voti favorevoli.
"Parliamo di un'area che interessa anche altri comuni come Cinisello,
Lissone, Muggiò e che – insieme a quella di Napoli – è tra le aree più
densamente popolate d'Italia. Il prolungamento della metropolitana
dovrebbe quindi essere un progetto di rilevanza nazionale, ma a
sorpresa il Pd ha scelto di archiviarlo, affossando così
un'infrastruttura strategica", protesta il parlamentare leghista che
ricorda come "i soldi non manchino", dal momento che "è oggi possibile
utilizzare i fondi europei fino all'85 per cento per la realizzazione
delle opere". "Ciò che manca è la volontà politica di finanziare il
progetto", accusa Grimoldi, che in passato ha sollecitato anche il
ministro alle Infrastrutture, con un'interrogazione, per sbloccare
"un'opera di cui il nostro territorio non può fare a meno, per motivi
ambientali, funzionali, logistici ed economici".
"Parliamo di un'area che interessa anche altri comuni come Cinisello,
Lissone, Muggiò e che – insieme a quella di Napoli – è tra le aree più
densamente popolate d'Italia. Il prolungamento della metropolitana
dovrebbe quindi essere un progetto di rilevanza nazionale, ma a
sorpresa il Pd ha scelto di archiviarlo, affossando così
un'infrastruttura strategica", protesta il parlamentare leghista che
ricorda come "i soldi non manchino", dal momento che "è oggi possibile
utilizzare i fondi europei fino all'85 per cento per la realizzazione
delle opere". "Ciò che manca è la volontà politica di finanziare il
progetto", accusa Grimoldi, che in passato ha sollecitato anche il
ministro alle Infrastrutture, con un'interrogazione, per sbloccare
"un'opera di cui il nostro territorio non può fare a meno, per motivi
ambientali, funzionali, logistici ed economici".
fonte comunicato stampa