ROMA, 27 FEB – "No alla chiusura e al ridimensionamento degli uffici postali lombardi". Il deputato leghista Paolo Grimoldi "chiama" il ministro Federica Guidi a intervenire per fermare il taglio ai 65 sportelli lombardi, tra cui i 5 presenti nel territorio monzese e brianzolo (nelle frazioni di Omate, Ruginello, Capriano, Vergo Zoccorino, Agliate). In un'interrogazione al titolare del dicastero allo Sviluppo Economico, Grimoldi sollecita il ministro a fermare il piano di riorganizzazione, "anche favorendo la concertazione tra Poste e amministrazioni locali".
"La decisione, unilaterale, di Poste italiane avrà pesanti ricadute sui posti di lavoro e la qualità del servizio sarà penalizzata in modo intollerabile, a danno, soprattutto, delle categorie più 'deboli'", avverte il deputato leghista. "Poste è partecipata al 100% dal ministero dell'Economia e deve garantire un servizio pubblico", dice Grimoldi. "In una regione ad altissima densità industriale come la Lombardia il taglio dei presidi porterà conseguenze pesantissime anche sul tessuto produttivo", contesta il parlamentare leghista monzese. "E' compito del governo garantire l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, puntuale e capillare nel rispetto degli impegni assunti da Poste in accordi specifici. I cittadini, che il governo sta ricoprendo di tasse, hanno diritto a un servizio capillare e puntuale".
fonte comunicato stampa